Airfix Hawker Typhoon Mk Ib
Series 2 scala 1/72
n° Catalogo: A02041
Premessa: il nuovo Typhoon dell’Airfix è uscito nel 2013, quindi non è una “primizia”, ma da appassionato degli aerei RAF WWII (e, per motivi “nostalgici”, dell’Airfix), ho ritenuto doveroso scrivere due righe sull’argomento.
Un po’ di storia (modellistica)…
Il Typhoon è un soggetto che nel passato (modellistico) ha subito alterne vicende: l’Airfix stessa gli dedicò, a partire da uno stampo del 1959, un “misero” Serie 1 che, rivisto oggi, è piuttosto raccapricciante. Anche la Frog nel 1959 realizzò un kit "primordiale" del Typhoon, seguito nel 1975 da una nuova e discreta riproduzione del Typhoon “car door”, elica tripala e razzi sub-alari, poi più nulla nella scala 1/72 per oltre trent’anni.
Nelle foto sopra sono (parzialmente) visibili (per incompatibilità di formato) le due box art Airfix (in confezione starter set) e Frog (a destra-1976) dedicate al Typhoon, entrambi non più disponibili. Il kit Frog, a differenza dell'Airfix, di quasi vent'anni più recente, era di buon livello, tenendo conto della qualità offerta in quegli anni. Con le pannellature incise, un canopy meglio definito e un accenno di interni sarebbe un discreto kit ancora oggi.
In tempi recenti sono arrivati (vedi sopra le foto della Box Cover), in scala 1/72, i Typhoon Brengun e Academy (sia “car door” con elica a tre pale sia con elica a quattro pale), tutti molto oltre la sufficienza (in particolare i Brengun). Ai due kit injection si è aggiunto il Pavla in Short Run (con canopy vacuform e diverse parti in resina), ma piuttosto impegnativo da montare/realizzare. C’è anche l’Easy Assembly” della Hobby Boss, da non sottovalutare, e il kit in resina della CMR (Czech Master Resin) che, come riproduzione in scala, è il migliore ma è per “esperti”.
Nel 2013 è (finalmente) arrivato l’Airfix: si sovrappone solo parzialmente alle proposte Academy e Brengun in quanto è disponibile la sola versione con elica a quattro pale (bubble top). Il kit si presenta molto bene: 72 parti più tre trasparenti (il canopy, in 2 pezzi, e il faro d’atterraggio). Il dettaglio superficiale è molto buono; gli interni sono riprodotti con sufficiente accuratezza (le strutture laterali dell'abitacolo sulle semi fusoliere sono in rilievo). C'è un ottimo seggiolino, il pavimento con la pedaliera (separata) è solidale con il pozzetto carrelli. Il pannello strumenti è riprodotto con una decal. Il kit fornisce anche il dettaglio dei cannoni sulle ali e i pannelli aperti: se si vogliono rendere visibili i cannoni, però, bisogna agire di bisturi (consigliato ovviamente ai modellisti più esperti). L’elica è riprodotta correttamente, così come le strutture del carrello. Sono inclusi anche razzi sub alari e bombe da 100 libbre (per montarli occorre forare le ali). Le decals sono per due versioni (stencil compresi). Conclusione: a un costo intorno ai 10 euro, si porta a casa un ottimo kit che potrà essere ulteriormente migliorato con le aggiunte in fotoincisione e resina disponibili in aftermarket. Per chi desidera un Typhoon VERAMENTE grande può rivolgersi al Typhoon Airfix in scala 1/24 (SERIE 19 appositamente creata) con un prezzo di 130 euro circa per oltre 500 parti) di cui potete scorgere qualche particolare nelle foto in fondo alla recensione o, per maggiori informazioni, andare sul sito www.airfix.com.
Nella "quarter inch scale" c’era il “dignitoso” Monogram, risalente al 1969, accurato nelle linee (ma non nelle pannellature), spartano negli interni e con decal povere e brutte (una sola versione). Oggi non è più disponibile se non su qualche annuncio di vendita su internet di kit "vintage".
Nel 2015 l'Italeri ha "reboxato" una delle versioni (bubbletop) realizzate dall'Hasegawa alla fine degli anni '90 (ri)proponendo questo kit con gli occhi a mandorla con un generoso foglio decals per quattro versioni (due dedicate al D-Day con le invasion stripes).
Nelle foto sopra sono visibili le Box Art della Monogram per il suo quasi cinquantenne Typhoon e della Italeri (ex Hasegawa) in scala 1/48. I due kit sono separati da più di trent'anni e le differenze ci sono. Anzitutto, la versione della Monogram è un Mk Ib bubble top con elica quadripala mentre l'Italeri è un bubble top con elica tripala. Aprendo la scatola del kit Italeri, troviamo una quindicina di sprue grandi e piccoli per complessivi 107 parti in styrene grigio chiaro e 9 parti in styrene trasparente. Il canopy è in due parti e i trasparenti offrono il collimatore e le luci di navigazione alari. Il foglio decal, di generose dimensioni, è stampato dalla Cartograf con tinte translucide ma con i colori corretti e consente la scelta tra 4 versioni differenti. Gli stampi (come si è detto, di origine Hasegawa) sono di ottima qualità, con pannellature incise coerenti con la scala e buon dettaglio sia interno che esterno. Le ruote hanno l'effetto peso e sono forniti i travetti alari con i razzi. L'unico particolare negativo da notare è il vistoso "scavo" sulle due semifusoliere, realizzato (dalla Hasegawa) per rendere compatibili queste parti con le diverse versioni del Mk Ib (car door e bubbletop). Le giunzioni di notevoli dimensioni daranno sicuramente problemi in fase di montaggio e dovranno essere corrette con cianacrilato e/o stucco, rendendo necessaria anche una re-incisione delle pannellature. Nel complesso, bisogna dire però che il modello è molto preciso nella scala e nelle linee e il risultato finale, con la precisazione appena fatta, sarà di elevato livello, soprattutto se completato con i diversi kit aftermarket in resina della Aires e della CMK (che offre anche il motore). Prezzo: 22-23 €.
L'ultimo arrivato (2017) è il Typhoon della Eduard in "limited edition" con gli stampi in styrene del kit Hasegawa (car door), ai quali la casa ceca ha aggiunto parti in resina (ruote con effetto peso, scarichi e ruotino posteriore) e in fotoincisione (a colori). I trasparenti sono completi, offrendo il canopy chiuso e (parzialmente) aperto per mostrare gli interni, arricchiti dai particolari in fotoincisione. Le decal, realizzate in modo eccellente dalla Cartograf, sono per 6 versioni differenti e offrono ogni genere di stencil. Le istruzioni sono stampate su un fascicoletto di grande formato che riporta con trittici a colori le 6 versioni che si possono riprodurre. Per il corretto posizionamento degli stencil sono fornite istruzioni dedicate. Il kit fornisce l'elica solo tripala come nell'Italeri.
Costo: circa 36-40 €.
Nella scala ancora maggiore troviamo il kit Revell, risalente al 1973, che propone il Mk Ib nella versione "car door". Come altri kit della casa americana dello stesso periodo, si tratta di una riproduzione piuttosto semplificata per la scala (i pezzi in totale sono circa una settantina). Lo styrene utilizzato, di colore verde scuro, è piuttosto vetroso e il canopy non si può aprire, ma offre la possibilità di collocare il portello d'ingresso in posizione aperta per mostrare i discreti interni. Le pannellature sono a rilievo e sono presenti i rivetti, anche se di dimensioni compatibili con la scala. E' presente anche una riproduzione del motore, che può essere reso visibile attraverso un apposito "sportello" sul cofano motore (quindi non bisogna intervenire di bisturi). Per rendere "credibile" il Napier Sabre, però, data la grande scala, bisognerà arricchirlo con particolari da autocostruirsi (non essendo disponibili kit aftermarket per questo componente), utilizzando un buon riscontro fotografico. Come carico sub alare sono presenti due bombe, stampate solidali con i travetti alari. Le decal, stampate in Germania, sono discrete: offrono due versioni e gli stencil. Per realizzare altre livree, sono disponibili aftermarket i set Montex e AML di maschere, che consentono di realizzare coccarde e codici di identificazione utilizzando l'aerografo (quindi sono per modellisti esperti). Per gli interni è disponibile un set aftermarket in resina e fotoincisione della Model Design Construction. Secondo me, per realizzare un buon Typhoon in questa scala partendo dal kit Revell, che sia allineato agli standard odierni, bisogna lavorare parecchio (cominciando dalla reincisione delle pannellature) e non so quanto il gioco valga la candela...
Nelle foto a sinistra sono visibili le due box cover (old e new) del Typhoon Revell, il cui stampo risale al 1973 (le decal sono state aggiornate nel 1989). Siamo davanti a un kit abbastanza semplificato in relazione alla scala e che richiederà una buona dose di lavoro e pazienza per "allinearlo" agli standard realizzativi odierni. Bisogna riconoscere però che, se montato "come da scatola" è una realizzazione più che dignitosa del famoso caccia assaltatore della RAF.
Come alternativa al Revell nella stessa scala, la Model Design Construction ha realizzato nel 2006 un kit in resina dedicato al Typhoon Mk Ib in versione Bubbletop ed elica quadripala, arricchito da parti in fotoincisione e metallo bianco (le gambe de carrello). Il canopy è in vacuform. Il kit è molto ricco, anche in relazione alla scala; tutte le superfici mobili sono separate e sono realizzati anche i flap. In sintesi, nella scala troviamo:
- 87 x Resin parts
- 2 x White metal parts
- 26 x Etched metal parts
- 2 x Vacuformed canopies
- 7 x Clear resin parts
- 3 x Sheets of decals, with
- markings for 5 x colour schemes, stencils and instruments.
Il difetto principale del kit, oltre a un dettaglio superficiale non perfetto e alle istruzioni non chiarissime, è la scarsa precisione negli accoppiamenti, in particolare ali fusoliera, che lasciano vistosi spazi che è alquanto difficile colmare. In questo caso, quindi, il lavoro da fare è anche superiore a quello richiesto per il Revell; per la tipologia di prodotto (e il costo, pari a 70 £ sul sito http://www.modeldesignconstruction.co.uk/) è da considerarsi un kit adatto solo ai modellisti "senior" (non solo d'età).
Siamo arrivati alla massima espressione del Typhoon nel modellismo in plastica: il Typhoon Airfix Mk Ib in scala 1/24, realizzato nel 2014. Cito solo alcuni numeri, per dare l'idea del prodotto della arcifamosa casa inglese: 509 parti, oltre 40 cm di lunghezza per 54 di apertura alare. Forse l'unica mancanza del kit è la totale assenza di parti aggiuntive in fotoincisione, che avrebbero notevolmente accresciuto la fedeltà di riproduzione rispetto al meno accurato styrene.
Nel 2016 l'Airfix ha annunciato anche la versione "car door", che affianca la bubble canopy realizzata due anni prima. Le due scatole (e che cosa si può ottenere dal kit) sono visibili nelle foto sotto.