Motori per Diorami
Da diversi anni sono disponibili sui siti specializzati riproduzioni in resina o in metallo bianco di motori in scala 1/72 (o maggiore) che hanno equipaggiato i caccia e i bombardieri della Seconda Guerra Mondiale. Questi fanno bella figura di sé quando completano la riproduzione in scala di un aereo inserito in un diorama dove è circondato da meccanici all'opera e da attrezzature varie. Ne costituisce un (pallido) esempio lo Stuka "Picchiatello" le cui foto sono state pubblicate su questo sito (clicca qui per vedere). Il motore Jumo in realtà era incluso nel kit Revell ma poi ho dovuto completarlo con diversi particolari "aftermarket" e autocostruiti che alla fine è stato come realizzarlo ex novo.
Il DB 601 oggetto di queste righe, in particolare nella versione A, ha equipaggiato i primi esemplari del Macchi Mc 202, prima che l'Alfa Romeo ne avviasse la produzione in Italia come R.A.1000 R.C.41-I Monsone.
Quando ho visto questa proposta sul sito della Special Hobby, una ditta polacca che vende su Internet a prezzi concorrenziali, non avevo compreso che non si trattava di una realizzazione in resina ma di un vero e proprio kit!
Aprendo la scatola, infatti, mi sono trovato davanti due sprue di colore grigio chiaro contenenti circa una cinquantina di pezzi per la realizzazione del famosissimo motore tedesco. In realtà, circa una trentina sono effettivamente componenti del 601 e la restante parte, secondo le istruzioni non proprio chiarissime, contribuiscono alla realizzazione di un paranco per la sua collocazione nel vano motore dell'aereo e di un telaio (di legno) come base.
Nella foto di sinistra sono visibili i due (piccoli) sprue del kit del motore Daimler Benz DB 601. Più precisamente, in quello di sinistra sono racchiusi i pezzi che compongono il motore vero e proprio, mentre in quello di destra sono presenti i pezzi per realizzare il paranco e il telaio di legno. Completano la confezione uno (scarno) foglio di istruzioni e un minuscolo foglio decal contenente i numeri di matricola.
I piccoli pezzi sono stampati abbastanza bene ma, nonostante la ridotta scala, si sarebbe potuto fare qualcosa in più in termini di definizione dei dettagli. Le istruzioni non sono chiarissime (in particolare per la parte accessoria) ma sono gestibili con un po' di attenzione e studio preventivo delle fasi. Spero che tutti i pezzi combacino correttamente, vista la quasi impossibilità di intervenire con cianoacrilato e/o stucco per correggere eventuali disallineamenti negli accoppiamenti. Una volta montato e verniciato, farà certamente la sua figura accanto a un modello del Macchi 202 o un Reggiane Re 2001.