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Scale Plans n° 31

Fiat CR 42 Falco

MMPBooks 2017

Il Fiat CR 42 al tratto (in varie scale).

 

Eccoci a una nuova recensione di una pubblicazione (non posso definirlo libro) dedicata al modellismo aeronautico.

La MMP (Mushroom Model Publications) Books è una Casa editrice polacca che, insieme alla Stratus, realizza diverse pubblicazioni dedicate a soggetti militari (aereonautici e non) della Seconda Guerra Mondiale.

La linea "Scale Plans" è composta da oltre 60 volumetti che trattano caccia e bombardieri tedeschi ma anche inglesi e eccezionalmente italiani. Questi volumetti sono costituiti esclusivamente da disegni al tratto di buona fattura in formato A3 (piegato a metà per rientrare nell'A4, il formato della pubblicazione). Nel volume in esame sono presenti, oltre a disegni in scala 1/72 e 1/48, le più diffuse per le riproduzioni in scala in styrene, anche una inconsueta scala 1/32, ma con un motivo ben preciso, come vedremo in seguito.

in questo volume troviamo quindi 7 fogli A3 di disegni al tratto delle varie versioni del Falco, rimasto in produzione dal 1938 fino al 1944, che comprendono profili, viste dall'alto e frontali. Come già accennato, la qualità dei disegni (e della stampa) è eccellente e quindi possono costituire un valido riferimento modellistico per verificare innanzitutto la correttezza delle stampate del kit in lavorazione ma anche per controllare la presenza e le relative dimensioni di dettagli specifici di una particolare versione. Il tutto a un prezzo ragionevole: l'ho acquistato su Amazon a 5,66 € insieme ad altri libri per beneficiare della spedizione gratuita.

Come unica critica, avrei gradito la presenza di qualche foto e qualche profilo a colori ma "girando" un po' su internet entrambi si possono reperire facilmente (e gratis).  

​Completo questa (veloce) recensione con la "solita" tabellina sinottica, prima di passare alla sezione modellistica.

 

Il "Falco" in kit (dalla scala 1/72 alla 1/32).

 

Il Fiat CR 42 è stato il caccia italiano prodotto nel maggior numero di esemplari (1.800); quindi non sorprende che una Ditta internazionale di modellismo come la Revell gli abbia dedicato, fin dal lontano 1965, un kit, seppure "basico", come sarà descritto più avanti.

Confesso invece la mia ignoranza e sorpresa di aver scoperto che esiste un kit del Falco nella quasi "monumentale" scala 1/32.

Scala 1/72

 

Revell

Cominciamo proprio da questo kit, il "nonno" dei Falco nella scala 1/72.

 

Il vecchio kit Revell, oggi non più a catalogo, era composto da 28 parti in tutto, compreso il parabrezza trasparente e l'inutile pilotino.

Il kit presentava diversi difetti e cercare di ottenere una dignitosa riproduzione in scala di questo caccia biplano era un'impresa piuttosto ardua. Pure, per molti decenni, è stata l'unica riproduzione in questa scala e noi modellisti appassionati di velivoli della Regia Aeronautica ci dovevamo accontentare...

Nel 1994 in alcuni mercati il kit Revell fu proposto con il logo Matchbox.

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Mister Kit/Pavla

Nel 1996 la Mister Kit realizzò un kit in multimateriale (styrene short run, resina e fotoincisioni) che è stato poi commercializzato con il marchio Pavla. Al kit iniziale seguì una versione caccia notturna e con insegne Luftwaffe. Il Falco in versione "notturna" non disponeva di radar e spesso di apparecchio ricetrasmittente. I tecnici si erano ingegnati, però, a montare una lampadina nell'abitacolo che consentiva al pilota almeno di consultare il quadro strumenti durante il volo notturno.

Analizzando il kit, esso contiene un solo sprue in short run con le parti principali (fusoliera, ali, elica in 2 versioni, impennaggi e travi alari), al quale si aggiungono diverse parti in resina (cofano motore, carrelli, motore, scarichi e bombe), il parabrezza vacuform in 2 esemplari, un foglio in fotoincisione per le cinture di sicurezza, pannello strumenti (da completare con un foglio di acetato stampato con tecnica fotografica) e naturalmente le decal (sia R.A. che Luftwaffe). 

La qualità complessiva è anni luce avanti al kit Revell; la presenza di multimateriale (soprattutto le parti in resina, notoriamente fragili) lo rendono adatto a un modellista esperto. Il costo, complice la produzione limitata, è abbastanza alto, intorno ai 25 € ma giustificato dal ricco contenuto. 

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Italeri

Nel 2006 l'Italeri ha proposto la sua versione (in solo styrene) del Fiat CR 42, arricchendo la scatola con un volumetto di 48 pagine contenente foto (anche a colori), disegni dal manuale d'uso originario e testi, in occasione del restauro del Falco del Museo di Vigna di Valle.  

Il kit contiene 2 sprue in styrene grigio per 84 parti, un piccolo sprue per il parabrezza e 2 piccole lenti (per i proiettori all'infrarosso) per la caccia notturna, un foglio decal molto ricco per 6 versioni (4 R.A., 1 Luftwaffe e una Svedese). Le decal forniscono anche le cinture di sicurezza. Nei 2 anni successivi l'Italeri ha proposto altre 2 scatole dedicate al Falco (senza però volumetto incluso), ma nessuna delle 3 variazioni sul tema è attualmente disponibile alla commercializzazione. Su ebay il kit è reperibile come giacenza a un prezzo intorno ai 22 euro, spese di spedizione escluse.

 

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Visionando e confrontando le varie recensioni disponibil su internet, si può affermare che questo kit sia tra i migliori mai realizzati dalla Ditta di Calderara di Reno [Bo]. La qualità di stampa e la cura del dettaglio sono di elevato livello; solo la riproduzione della telatura sulle ali è un po' eccessiva per la scala ma una leggera passata di carta abrasiva sarà sufficiente allo scopo. Una parte che desta qualche perplessità è però l'elica, perchè sembra stampata al contrario (il davanti è dietro).

Sulla precisione del montaggio non posso esprimermi (ho acquistato qualche anno fa il kit Pavla) ma chi lo ha realizzato consiglia di montare e verniciare il modello prima di assemblare l'ala superiore, tra l'altro non seguendo le istruzioni che dicono di incollare tutti i montanti sul lato inferiore dell'ala superiore, quindi fissare i montanti delle ali nelle posizioni corrette sulla fusoliera e le ali inferiori. Sarà quindi necessario fare delle prove "a secco", per essere sicuri durante questa delicata fase, di non trovarsi in difficoltà. Sarà un suggerimento che io stesso dovrò seguire quando, spero a breve, mi cimenterò nella realizzazione del mio primo biplano, il Gloster Gladiator Mk II (kit Heller). 

Altra parte che in fase di montaggio richiede attenzione è la zona carrelli che, per essere eseguita perfettamente, necessiterebbe di un sagoma di legno o di polistirolo per tenere ferme e in uguale assetto le parti da incollare.

Conclusioni: tra Pavla e Italeri la partita si gioca ad alti livelli. Il Pavla offre da parte sua un maggiore dettaglio degli interni e di alcune parti esterne (cofano motore, motore e scarichi) grazie agli elementi in resina e in fotoincisione. Come ho scritto sopra, è un kit che si rivolge a una schiera di modellisti piuttosto esperti, avvezzi a "maneggiare" kit in multi-materiale. Il kit italeri (forse) è un po' più gestibile ma alcuni particolari possono essere migliorati (tipo gli interni realizzati con decal). Per quanto riguarda il montaggio credo che il livello di difficoltà sia equivalente, tenendo conto che i biplani sono molto più ostici da assemblare e verniciare rispetto ai loro "fratelli" dotati di una sola apertura alare.

Scala 1/40-1/48

Anche nella scala superiore partiamo dai vecchietti o, in questo caso del "vecchietto" Smer, che però altri non è che il rebox del kit della italianissima Artiplast, della quale ho già parlato nella recensione del kit Italeri dedicato al FIAT CR 32 (se sei curioso, clicca qui), a sua volta il rebox di un kit risalente al 1959 portante il brand della scomparsa (e a me sconosciuta) Plastic Toys. Nel 1964 il kit del Falco è uscito anche con il Brand Heller, anche in versione "motorizzata".

Siamo davanti a un prodotto (molto) artigianale, che mostra tutti i suoi anni. La scala è leggermente maggiore della "quarter inch scale" (1/40), anche se mi risulta inspiegabile una scelta così fuori dagli standard. C'è da dire che alla fine degli anni '50 il modellismo in plastica era agli arbori e una e vera e propria "categorizzazione" delle scale non era ancora stata adottata pienamente. 

Nelle foto a sinistra si vedono le Box Art del kit del Falco in scala 1/40 rispettivamente Plastic Toy, Heller, Artiplast e Smer. Da notare nella illustrazione dei 2 FIAT CR 42 in volo sulla boxart della scatola Plastic Toy l'accoppiata della coccarda dell'Aeronautica Cobelligerante sulla semiala inferiore e della croce sabauda sul timone verticale di coda... La proposta Smer prevede una versione dell'aeronautica svedese oltre a quella R.A. (El Alamein 1942).

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Parlando dello Smer, tutt'ora in commercio, dirò che esso è composto da una quarantina di pezzi (sono indicati 47 pezzi sulle scatole Heller), comprendenti il parabrezza e il pilota. La riproduzione è alquanto approssimativa ma vale sempre il criterio che "allora" c'era solo quello... L'elica ha palesemente una forma errata. Ottenere oggi una buona riproduzione del Falco è una impresa onerosa (per tempo e lavoro) e tenderei a scoraggiare eventuali "volontari". Ha il grande pregio di costare poco (meno di 10 euro sul sito super-hobby) e quindi potrebbe essere una discreta base di partenza per il modellista poco esperto, anche se le istruzioni sono in ungherese (ma i pezzi sono talmente pochi che è difficile sbagliare...). Devo aggiungere che notoriamente i biplani sono sempre più ostici, come ho scritto sopra. Nelle istruzioni in ungherese (parzialmente) a colori per il montaggio, sono riportati gli schemi di colorazione per l'esemplare R.A. Africa Settentrionale e per quello svedese con i riferimenti Humbrol. 

Passiamo alla "vera" quarter inch scale parlando del kit (o per meglio dire, dei kit) Classic Arframes. La base di partenza è un kit risalente al 1995, realizzato in mutimateriale. 

Il kit "originario" della Classic Airframes è costituito da 29 parti in stirene short run, 23 parti in resina per il motore (realizzato con i cilindri separati), il parabrezza in vacuform, 2 tubicini in metallo per le mitragliatrici, un foglio in fotoincisione per i particolari, un foglietto in acetato per il pannello strumenti e ovviamente le decal per 2 esemplari.

Nel 2004 il kit (con codice 474) è stato ri-progettato e re-ingegnerizzato, arricchendo le parti in styrene (36) e fotoicisione (i foglietti sono 2, di cui uno pre-verniciato) ma eliminando dalla confezione i tubicini di metallo per le mitragliatrici, che devono essere procurati in altro modo. Le versioni proposte dalle decal diventano 5 e il canopy è a iniezione e non più vacuform.

Le proporzioni e le forme del caccia sono ben riprodotte, ad eccezione forse dell'ala inferiore, che può apparire un po' tozza.

In alternativa a questa proposta, nello stesso anno la Classic Airframes ha realizzato un kit dedicato alle versioni esportazione, dove è presente (come modifica) solo un diverso foglio decal, contenente una livrea belga, 3 livree ungheresi e una svedese.

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Nel 2005 la casa di Chicago ha proposto anche la versione biposto, realizzata in circa 40 esemplari ed utilizzata come addestramento dalla rinata AMI nel primo dopoguerra.

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Il kit "biposti" aggiunge la nuova fusoliera e di conseguenza si raddoppiano le parti per il dettaglio del nuovo posto di pilotaggio. Il carrello (visibile nell'illustrazione della scatola è senza carenature. La versione offerta dalle decal è solo 1, post bellica (Areonautica Militare Italiana, circa 1946). Le istruzioni sono in bianco e nero (compresa la parte dedicata alla colorazione). Secondo le istruzioni, era possibile scaricare la versione a colori dal sito www.classicarframes.com ma il sito non risulta più raggiungibile.

Negli anni successivi la casa di Chicago ha proposto altre versioni, quali la A.S. (Africa Settentrionale), anche con le croci della Luftwaffe e Caccia Notturno, che differiscono solo per pochi dettagli dalle versioni precedenti. Ultima versione (e degna di nota) è quella Idrovolante, denominata ICR (IdroCacciaRicognitore) e realizzata nel 1940 in un unico prototipo dalla CMASA di Torino.​ Poichè i collaudi, svoltisi nel 1941 sul lago di Bracciano, non rilevarono prestazioni superiori agli IMAM Ro 43 e 44 già in sviluppo avanzato, il progetto fu abbandonato.

​Il nuovo kit è essenzialmente quello di un CR 42 "terrestre" al quale hanno aggiunto uno sprue contenente gli scarponi e le relative travature. Le decal sono ovviamente per un'unica livrea, in alluminio.

I kit multimateriale della Classic Airframes hanno un costo di circa 40 €.

ITALERI

 

Nel 2006 l'italica Ditta di Calderara di Reno (Bo) ha proposto la sua versione del Falco, prima in versione Luftwaffe e poi Regia Areonautica.

Aprendo la scatola di notevoli dimensioni, a chi ha avuto davanti il (nuovo) kit Classic Airframes, è venuta senz'altro una sensazione di deja-vu. Il kit Italeri è senza ombra di dubbio ricavato da quello "statunitense" dove però le parti in resina sono state sostitute da nuove parti in styrene.

Il kit italeri si presenta quindi in 2 stampate di colore grigio medio, in cui si trovano alcune parti aggiuntive opzionali (i carrelli carenati e non e le ogive, per esempio).

La qualità di stampaggio è molto buona; forse troppo pronunciata (anche per la scala maggiore) è la telatura delle ali, che i più coraggiosi possono ridurre con una passata di carta abrasiva.   

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Strumentazione e cinture di sicurezza sono realizzate con le decal, con un effetto finale sicuramente inferiore rispetto alle fotoincisioni, ma tale scelta è indubbiamente più accessibile ai modellisti meno esperti. Il canopy trasparente è stampato piuttosto spesso e dovrebbe essere sostituito con un esemplare in vacuform, se fosse reperibile sul mercato (in alternativa si deve "vacuformizzare").

Le versioni proposte dalle decals sono 3, tutte Luftwaffe, di stanza a Torino nel 1944. Il rapporto qualità prezzo è buono, costando il kit circa 30 €, anche se non è di facile reperibilità, in quanto alla data in cui scrivo non è disponibile sul sito italeri.com.

Come per altri kit della Italeri, la Tamiya commercializza nel mondo questo Falco, arricchendo la scatola di bombe sub alari (non presenti nella scatola Italeri) e di accessori quali taniche e bidoni. Le decal sono identiche all'originale Italeri (3 versioni Luftwaffe). 

Prima di passare al "Falcone", ovvero al Falco in scala 1/32, aggiungo che il CR 42 Italeri è (o era) reperibile all'estero "nientepopodimenoche" con il glorioso marchio Supermodel.

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Nella foto a sinistra è visibile Il kit italeri "boxato" nella scatola bianca con il logo Supermodel. Nella boxart si nota, in basso a destra, anche la riproduzione dell'Autoblindo AB 41 che è stato realizzato ad hoc in questa scala, mentre era già disponibile sia in scala 1/35 che in scala 1/72. Le decal consentono soltanto la riproduzione di esemplari di Falco con le croci tedesche mentre l'Autoblindo può essere realizzato sia con la croce della Wermacht che con la bandiera italiana. 

Scala 1/32

 

Nel 2012 la Silver Wings ha proposto la sua versione del Falco, in resina. in scala 1/32.

La Silver Wings è una ditta polacca fondata nel 2009 (sito www.silverwings.pl​) che realizza diverse riproduzioni in resina in scala 1/72, 1/48 e 1/32 di aerei e motori per aerei. Nella scala 1/32, i pezzi "strutturali" come i tubi che compongono l'abitacolo, sono rinforzati in acciaio e molti componenti degli interni sono in fotoincisione. Per gli strumenti del pannello strumenti è fornito un foglio in acetato con stampa fotografica. Guardando le foto disponibili sul sito internet, il livello di dettaglio e la qualità di stampaggio dei pezzi sono buoni ma non eccezionali e sicuramente il montaggio e la finitura sono per modellisti esperti, data anche la maggiore fragilità della resina rispetto allo styrene.

Le istruzioni per il montaggio e la colorazione sono a colori ma i pezzi in resina non sono numerati quindi bisogna fare molta attenzione a "scegliere" quelli giusti...

Le versioni proposte per la colorazione sono 4: 2 Regia Aeronautica, 1 Svedese e una Luftwaffe.

Il prezzo? Non è facile reperire questo kit su internet e i pochi shop on line mantengono alti i prezzi... E' proposto alla vendita oltre i 250 €. Conviene comprarlo? Io non lo farei, ma evidentemente qualche appassionato di questo biplano Fiat si troverà certamente.

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AG 2018