ITALERI + Frog
N.A. P-51A "R.A.F. Mustang Mk II"
ITALERI Cat. Ref. 090
FROG Cat. Ref. F 427
Scala 1/72
Sono passati 6 anni...
da quando ho realizzato il mio primo Mustang Raf in scala 1/72. Allora ho utilizzato l'"anziano" ma sempre valido kit della Monogram dedicato al P-51 B, risalente al 1967. Chi avesse la curiosità di seguire le fasi della realizzazione e il risultato finale, può cliccare QUI.
Il kit Italeri - figlio di un dio minore?
La realizzazione della italica Ditta di Calderara di Reno (Bo) è decisamente più giovane del kit Monogram: risale al 1998 e segue di un anno l'uscita del P-51D della stessa casa (Cat. 086).
Questa circostanza ha prodotto un difetto importante nella riuscita del kit: le due proposte condividono (forse per economia di stampo) le stesse ali (quelle del D). Il kit del P-51 A presenta in realtà altri difetti, di cui parlerò dopo, ma quello dell'ala è sicuramente il più grave. Probabilmente nelle intenzioni doveva essere migliore, ma forse per economia o per fretta il risultato non è tra i più riusciti.
Il perché di una simile scelta
Il kit è stato acquistato qualche anno fa e dimenticato in un cassetto. Qualche settimana fa, cercando un'ispirazione per un nuovo progetto, è saltata fuori la scatola del P-51A Italeri, insieme a una vecchia e polverosa scatola Frog (stampo del 1970) dedicata al P-51 Mustang Mk II, purtroppo mancante del canopy trasparente e quindi non utilizzabile. Tra l'altro il kit Frog ha un profilo della fusoliera non corretta nella parte inferiore del cofano motore e una presa d'aria sotto l'ala troppo schiacciata, quindi ero intenzionato a non utilizzarlo. Quando, verificato il kit Italeri, mi sono reso conto dell'errore nell'ala, ho pensato: sarebbe possibile utilizzare l'ala del kit Frog insieme alla fusoliera Italeri?
Nelle foto di sinistra sono visibili la Box Art del cinquantenne (siamo nel 2020) kit Frog dedicato al Mustang Mk II e la prova a secco della fusoliera del kit Italeri alla quale è stata "trapiantata" l'ala del kit Frog. In primo piano nella seconda foto è visibile la semiala inferiore Italeri dalla quale sarà asportato il pozzetto carrelli per essere anch'esso "trapiantato" sulla semiala Frog, in quanto in quest'ultima i vani carrelli sono assenti.
Quali sono gli altri difetti del kit Italeri?
Pur tenendo conto della sua più che ventennale età, complessivamente sarebbe (stato) un kit discreto se solo l'italica Ditta bolognese si fosse "impegnata" un po' di più. Le pannellature sono incise, forse un po' troppo "larghe" per la scala (soprattutto sulla fusoliera) ma complessivamente il dettaglio superficiale è adeguato. Oltre all'ala, che rappresenta un errore grave, sono sbagliati gli interni (scarni): apparecchiatura radio, sedile e pannello strumenti sono quelli della versione B/C e non dell'A (nel kit sono anche presenti il sedile e il pannello strumenti della versione D, da non utilizzare). Un altro componente dalla forma errata è il canopy, che presenta la parte centrale senza la cornice centrale e quindi non è utilizzabile, a meno di non riuscire a riprodurre, con adeguata mascheratura, la cornice mancante. Inoltre, la versione RAF doveva essere da Ricognizione (guardando gli schemi di colorazione) ma il kit è mancante anche da questo punto di vista.
Nelle foto a destra è visibile un "close-up" del canopy del Mustang Mk II. La cornice centrale, che corrisponde a una sezione apribile del vetro laterale, non è presente sulla riproduzione del canopy Italeri che risulta quindi poco realistica. E' veramente difficile da comprendere come i progettisti abbiano potuto sbagliare un particolare così importante. E' ben visibile nell'esemplare in foto la struttura triangolare caratteristica della versione A e presente nel set CMK. Non c'è invece la piastra antiproiettile posizionata di solito alle spalle del pilota.
Che alternative offre il mercato in scala 1/72?
Alla versione iniziale con il motore Allison, le ditte modellistiche "storiche" (Airfix, Revell, Tamiya, Hasegawa) non hanno prestato particolare attenzione. Si deve alle produzioni dell'Est europeo e, in particolare, alle sempre attive Ditte della Repubblica Ceca, alcune proposte in scala 1/72 dedicate al P-51A.
Nelle foto a sinistra sono visibili rispettivamente le proposte Condor (1997), MPM (1999) e Special Hobby (2004). Tutte e tre i kit sono originati da un unico stampo short run. Il kit Condor è quello più "basico" offrendo solo parti iniettate in styrene (lo stampaggio non è eccezionale) mentre le proposte MPM e Special Hobby sono "arricchite" da nuovi e più accurati particolari in resina per gli interni (Il pannello strumenti è da completare con una decal ma non sono presenti le cinture di sicurezza).
Oltre alle proposte "ceche", la coreana Academy ha realizzato nel 2004 un ottimo kit dedicato al P-51 A in scala 1/72 in versione "North Africa" con coccarde USAF, corredato da una riproduzione della Jeep con annesso rimorchio (denominata "Light Utility Vehicle").
Nella foto di destra è visibile la BoxArt della scatola di montaggio dell'Academy dedicata al P-51 con il motore Allison.
Il kit è molto interessante e completo e, come ho detto, "arricchito" dalla presenza della Jeep con rimorchio, la cui presenza consente la realizzazione di un piccolo diorama.
Stranamente, il kit è ad oggi (2020) di difficile reperibilità; speriamo che la validissima Ditta coreana lo rimetta presto in produzione (magari anche con mimetica e decal R.A.F....)
Che cosa si trova nelle scale più grandi?
Nella "quarter inch scale" (1/48) l'offerta è ancor più limitata, in quanto si deve all'ucraina ICM l'unica proposta del P-51 con il motore Allison.
Il kit ucraino, uscito intorno al 2005-2006, non è ricchissimo di dettagli (circa una 60-ina o poco più di parti, quanto un buon kit in scala minore), ma consente una riproduzione più che dignitosa del Mustang nella sua prima versione. il flap sono separati, gli interni adeguatamente dettagliati (c'è anche il pilota, cosa rara di questi tempi; in alternativa bisognerà procurarsi aftermarket le cinture di sicurezza). Le versioni proposte dalle decal sono 2, entrambe USAF. Delude alquanto il canopy, stampato in 3 pezzi ma in modo tale da non consentire di essere disposto aperto.
Il prezzo d'acquisto è molto accattivante perchè il kit si reperisce su internet a circa 15 € e, per quanto mi riguarda, il rapporto qualità/prezzo è eccellente.
Scala 1/32
Nella scala ancora superiore si trova la proposta della Hobbycraft, risalente al 2005 e successivamente aggiornato.
Il kit canadese, uscito nel 2005, di cui è visibile la Box Art della 2a proposta USAF, è un "upscaling" del kit realizzato in scala 1/48 dalla Accurate Miniatures quindi non dispone del grado di dettaglio che ci si aspetterebbe da una riproduzione in questa scala. La versione RAF (Mk Ia, con i cannoni alari da 20 mm) è uscita nel 2007 e di questa faremo una breve recensione.
Il kit è composto da 4 stampate di styrene grigio chiaro più una stampata di trasparenti, quest'ultima che consente di scegliere tra l'abitacolo chiuso o aperto, ma gli interni non sono molto ricchi (il pavimento però è correttamente stampato curvo). I timoni e i flap sono stampati solidali con le ali. Come ho scritto sopra, il Mustang Hobbycraft, essendo stato ricavato da un kit in scala inferiore, non è particolarmente ricco e, per ottenere una riproduzione adeguata alla scala bisognerà mettere mano al portafogli per acquistare accessori aftermarket.
Torniamo al kit Italeri
Dopo questa veloce disamina modellistica sulle proposte alternative nelle varie scale, riprendiamo il discorso interrotto a inizio pagina.
Foto di sinistra: poichè gli interni del kit Italeri non erano utilizzabili perchè non appartenenti a questa versione (è un mix di B e D), inizialmente avevo pensato di ricostruire gli interni "alla vecchia maniera", ovvero autocostruendoli con strisce e pezzetti sagomati di plasticard. Avevo a disposizione anche un set molto "basic" per il kit Revell del P-51B dal quale avevo pensato di ricavare il pannello strumenti in fotoincisione, le cinture di sicurezza e qualche leva per i comandi laterali. Rimanevano però il grosso problema del canopy e la scadente riproduzione del sedile offerta dal kit Italeri.
Foto di destra: ancora incerto sul da farsi, ho continuato a lavorare sugli interni completandoli con parti in plasticard e sprue stirato, aggiungendo il pannello strumenti in fotoincisione dal set Eduard (dedicato al P-51 B) e da qualche elemento in fotoincisione. La verniciatura è sta effettuata ad aerografo con l'Humbrol 226 poi "sporcato" con i colori ad olio.
Foto di sinistra: alla fine ho deciso di procurarmi il set della CMK dedicato agli interni del P-51A Italeri e Condor. Il set comprende il sedile, il pavimento, la paratia dietro il sedile, il gruppo radio/batteria, il pannello strumenti in fotoincisione, la cloche, il collimatore e il canopy (con i frames corretti) in vacuform. Il pannello strumenti (non ancora posizionato) non è stato utilizzato perchè avevo già iniziato a lavorare con il set della Eduard dedicato al P-51B Revell e mi servirà quando deciderò di realizzare il modello della Condor, che ha il pannello in resina. Mancano, oltre al pannello strumenti, la cloche e le cinture di sicurezza. Il collimatore sarà aggiunto a fusoliera completata.
Foto di destra: sono state unite le semifusoliere e il risultato è visibile in foto. Nel close up sono visibili gli interni, ottenuti dalla composizione di elementi in resina (dal set CMK), in fotoincisione (dal set Eduard) e autocostruiti. Manca il collimatore, che sarà anch'esso autocostruito e aggiunto al momento di "chiudere" il canopy con il tettuccio vacuform della CMK.
Spero che tanto lavoro sarà visibile attraverso il canopy vacuform fornito nel set della CMK.
Il prossimo step sarà dedicato alla realizzazione dell'"ibrido", ovvero la giunzione tra la fusoliera Italeri e le ali Frog.
Foto di sinistra: ecco il primo "matrimonio" tra fusoliera Italeri e ali Frog. L'unione non sembra delle più riuscite e occorrerà aggiungere alcuni spessori di plasticard per colmare i notevoli solchi (anche) visibili in foto, soprattutto nella parte destra. Dalle ali Frog sono stati asportati i flap, che saranno sostituiti con le analoghe parti ricavate chirurgicamente dall'ala Italeri per incompatibilità dimensionale e di incastri.
Foto di destra: il matrimonio tra ali Frog e fusoliera Italeri sembra consolidato... Nella seconda foto è visibile il trapianto dei vani carrelli Italeri nelle ali Frog. I "puristi" storceranno il naso, perchè i vani non sono proprio adatti alla versione A ma con il carrello estratto, i pannelli principali erano chiusi e quindi si vedrà ben poco. Mancano ancora i Flap, anch'essi ricavati dalle ali Italeri.
Foto di sinistra: è stato aggiunto il flap di destra, la "bocca" e lo sfiato d'uscita della presa d'aria ventrale e la struttura di irrobustimento delle ali sulla pancia. Il colore verdastro intorno alla presa d'aria e ai vani carelli serve per verificare eventuali solchi o linee di giuntura.
Foto di destra: aggiunti l'altro flap e gli attacchi delle bombe. Mancano i portelli dei vani carrelli che, a carrello aperto, sono chiusi.
Parte inferiore del P-51 completata e verniciata. sono stati anche realizzati i fori per il posizionamento delle Browning da 0,5 pollici sulla parte anteriore/inferiore del muso.
Next step: posizionamento del canopy vacuform.
Foto di sinistra: utilizzando la colla trasparente Revell, è stato posizionato il canopy vacuform. Sono necessari alcuni aggustamenti e dovrò pre-verniciare i frames del canopy prima della mimetica superiore, che realizzerò utilizzando in parte il Maskol in parte il nastro carta adesivo.
Foto di destra: dopo aver dato ad aerografo una mano di Ocean Grey (Humbrol 106) e realizzato i frames, con l'aiuto del Maskol (Vallejo) e del Patafix ho impostato la mimetica, che sarà completata con il Dark Green (Humbrol 30). Il difficile è pensare "a negativo" ovvero devono essere ovviamente coperte le aree che NON devono essere verniciate con il nuovo colore.
Foto di sinistra: dopo la rimozione della mascheratura, è visibile il risultato finale. E' necessario qualche ritocco, ma il più della fase di verniciatura è fatto. Dopo le correzioni, si procede con alcune leggere mani di trasparente poliuretanico Vallejo per la fase della posa delle decal. Il canopy è stato protetto con il Maskol.
Foto di destra: comincia la fase di posizionamento delle decal. In realtà la fascia bianca sul retro della fusoliera NON è presente nel foglio decal del kit ma è stata realizzata ritagliando un foglio A4 di decal a fondo bianco per realizzare decal personalizzate con la stampante a getto d'inchiostro. La prima prova non è riuscita molto bene e ho dovuto rimuoverla con qualche difficoltà facendo uso del prodotto Microset della Microscale. Il problema è che la forma della fusoliera richiede la realizzazione a "V" della decal e deve tener conto appunto della rastrematura e della curvatura delle superfici. il secondo tentativo è andato meglio, ma ha richiesto un ritocco con lo smalto bianco opaco (Humbrol 34) perchè la decal si era stirata un po' troppo e quindi lacerata. Altra fase impegnativa è stato il posizionamento delle decal fornite nel kit: il film è sottile e si è spezzato anche perchè il supporto di cartoncino non era sufficientemente compatto e durante la fase di "bagno" nel Decalfix si è letteralmente "spugnato" rendendo particolarmente difficile l'operazione di distacco della decal dal supporto, effettuato con la punta affilata del tagliabalsa e una pinzetta dalle punte sottili.
Foto di sinistra: ecco il Mustang dopo la fase di accentuazione (leggera) delle pannellature e degli spazi tra fusoliera e alettoni e flaps e la verniciatura opaca trasparente, ancora con il Maskol a protezione del canopy trasparente.
Prossima fase: eliminazione del Maskol e completamento particolari (scarichi, carrelli, elica, tubo di pitot, antenna, luci di navigazione, etc.)
Foto di destra: è stato rimosso il Maskol dalle superfici trasparenti e sono state aggiunte le luci di navigazione alari (superiori ed inferiori).
Foto di sinistra: è stato fatto un discreto passo avanti, con l'aggiunta delle bombe, delle mitragliatrici in ottone della Master, degli scarichi motore, dei carrelli (mancano però le grembiolature) e dell'elica. Mancano appunto le grembiolature, il tubo di pitot e l'antenna per finire il Mustang Raf.
Foto sotto: anche questo "ibrido" realizzato trapiantando le ali del kit Frog sulla fusoliera del kit Italeri è finalmente terminato... A fare da contorno a questa realizzazione del P-51 A ci sono gli "evergreen" figurini Airfix del Raf Personnel, ancora oggi riproposti identici a com'erano quasi quarant'anni fa. Ho immaginato una (veloce) sostituzione delle mitragliatrici dell'ala destra e successivo caricamento, mentre il pilota attende e un portaordini ritorna alla base, dopo aver consegnato il piano di volo. La basetta è "ricliclata": è quella del Mustang P-51 B Monogram di cui descrivo la realizzazione su questo sito (cliccare qui se interessati).