Hasegawa
N.A. Mustang Mk IV
(Royal Air Force)
scala 1/72
Cat. Ref 00028
I Mustang della Raf
Come ho scritto nella pagina del sito dedicata ai Mustang Mk III, il miglior aereo da caccia della Seconda Guerra Mondiale fu realizzato ex novo su suggerimento di un progettista della North American per rispondere a una richiesta dell'Air Ministry britannico di disporre di un numero consistente di caccia, a compensazione delle perdite subite dalla Luftwaffe durante la Battaglia d'Inghilterra. Se interessati a leggere quelle poche note, cliccare qui. Se poi volete dare un occhio alla mia realizzazione di un Mustang Mk III (P-51B) basato sul vecchio kit della Monogram, cliccate qui. Inoltre, se volete sul serio farvi male, vi aspetta il “diabolico” incrocio tra il vecchio kit Frog del Mustang Mk II con il mediocre kit Italeri dedicato al Mustang P-51A, di recente ri-edito dalla Casa italiana con una nuova veste ma con i suoi difetti non corretti. Il tutto visibile qui.
Per concludere, può essere utile il confronto del kit Hasegawa con il panorama modellistico del mercato cliccando QUI.
Il P-51D Mustang della Hasegawa
Il kit del P-51 D Mustang risale al 1994 e sostituisce una produzione precedente risalente a vent'anni prima, ovvero al 1974, già di discreta fattura. La versione del 1994 è sicuramente più curata, soprattutto negli interni e in alcuni particolari esterni. Fornisce 2 versioni diverse di eliche (Aeroproducts per il P-51K/MkIV e Hamilton Standard per il P-51 D), 2 versioni di canopy, 2 serie di scarichi motore, 2 versioni di serbatoi alari e 2 versioni di mimetica, una continentale (Ocean Grey/Dark Green/Medium Sea Grey) e una “Natural Metal” (Aluminium).
Le decal, parzialmente utilizzate per sostituire quelle inutilizzabili perché fragilissime dello Smer Curtiss P-40K (vedi QUI), mi consentono di optare per la sola versione in metallo naturale.
Le pannellature sono incise, molto leggere quindi adeguate alla scala ma, soprattutto nella parte inferiore della fusoliera, così sottili da risultare praticamente invisibili dopo la verniciatura, a meno di ripassarle con l'apposito scriber. La scatola Hasegawa dedicata al Mustang R.A.F. (Mustang Mk IVA) risale al 1999 e fu da me acquistata in un negozio di modellismo sulla via Tiburtina - Colli Aniene a Roma (che non esiste più da diversi anni) nel lontano 2002 al prezzo di 7€ (oggi costa più del doppio).
Analisi del kit Hasegawa
Nelle foto di destra sono visibili le stampate del kit del P-51 D della nota casa giapponese.
La base di partenza è già buona: le stampate sono pulite e prive di ogni traccia di flash. Sulla parte interna delle stampate sono visibili i segni degli estrattori, soprattutto in fusoliera, ed è un po' fastidioso.
Un altro limite del kit sono i vani carrelli, che sono ben riprodotti come struttura interna ma purtroppo poco profondi. Inoltre i flap sono solidali con le ali, a differenza per esempio del Mustang Airfix o Tamiya.
Come già scritto sopra, sono presenti 2 opzioni per il canopy (parte posteriore) e 2 eliche diverse.
Le decal sono ben stampate e comprendono gli stencil ma per esperienza pregressa, sono molto sottili e fragili quindi richiederanno molta attenzione nel posizionamento.
Comincia il lavoro…
Nella foto sotto sono visibili i pezzi principali del kit, ovvero fusoliera e ali.
L'interno delle semifusoliere è stato verniciato, secondo le istruzioni dell'Hasegawa, con il MrColor H80 Khaki Green ma, una volta steso, risulta troppo scuro rispetto alle foto a colori degli interni del Mustang in mio possesso. Secondo me è più adatto l'Humbrol 226 Interior Green e quindi dovrò riverniciare. A complemento degli interni, mi sono procurato il set in fotoincisione della Eduard appunto dedicato ad P-51 D Hasegawa, che è preverniciato, ma è stato utilizzato un verde troppo chiaro anche rispetto al 226 della Humbrol e quindi per uniformare le due tinte, dovrà essere ritoccato.
Il set in Fotoincisione della Eduard
Nella foto di sinistra è visibile il piccolo foglio in fotoincisione della Eduard dedicato agli interni (e a un particolare esterno) del P-51 D Hasegawa. Le parti sono preverniciate e sarebbe un gran vantaggio per i modellisti, se non fosse per il verde utilizzato dalla Eduard, che è diverso dall'Interior Green che dovrebbe essere utilizzato dall'USAF. L'Hasegawa suggerisce di utilizzare l'H80 Gunze ma secondo me è troppo scuro. Ho trovato più somigliante l'H226 della Humbrol (a smalto). L'unico dettaglio dedicato agli esterni sono i “tappi” rossi dei serbatoi benzina.
Procede il lavoro di arricchimento degli interni: nella foto di destra sono visibili le due semifusoliere dove sono stati posizionati i particolari in fotoincisione preverniciati della Eduard.
Per “omologare” le tonalità di verde, ho ripassato ad aerografo l'interno delle semifusoliere con l'H226 Humbrol, più simile al verde utilizzato dalla Eduard rispetto all'H80 della Gunze consigliato dalla Hasegawa.
Nella foto di sinistra è visibile il “gruppo” sedile cruscotto. Il sedile è quello del kit, che sto arricchendo con le cinture di sicurezza preverniciate in fotoincisione della Eduard.
Anche il pannello strumenti è stato completato sostituendo alla decal fornita nel kit, il pannello preverniciato (a colori) della Eduard. Manca ancora qualche cintura e la cloche per finire gli interni e chiudere le semifusoliere.
Nelle foto di destra: gli interni sono stati completati e si uniscono le semifusoliere. Non so se per un difetto del kit o del set Eduard, la giunzione davanti al posto di pilotaggio non è perfetta e lascia un mezzo millimetro di spazio tra i due semigusci che dovrà essere colmato con una striscia di plasticard e/o stucco. Nella seconda foto si intravede lo scarico destro in resina della Cmk che sostituisce quello mediocre del kit Hasegawa. Purtroppo deve essere fissato prima di chiudere le semifusoliere e secondo me ciò va a dirimento del risultato finale.
Nella foto di sinistra: sono state aggiunte le ali e il timone di profondità destro. La giunzione tra fusoliera e ali ha richiesto un notevole lavoro di “rettifica” degli incastri perché, pur combaciando perfettamente le parti, qualcosa non andava nelle misure e, nella prova a secco, le ali apparivano troppo piatte. Ho dovuto eliminare un buon millimetro di styrene dalle semiali superiori per far riprendere alle ali il giusto diedro. A conseguenza di ciò, è stato necessario colmare le giunzioni e ricostruire parte delle sottilissime pannellature del kit Hasegawa.
Nelle foto di destra: le superfici superiori sono state pre-verniciate con il bianco opaco Humbrol H33 in previsione della mano di Alluminio (H56). Le superfici inferiori sono state già verniciate sia con il bianco che con l'alluminio ma è necessaria una ulteriore mano di Humbrol 56 per uniformare le superfici, ora spiacevolmente visibili con un effetto a chiazze. Poi proverò con opportune mascherature, a diversificare nella tinta più chiara e più scura di allumininio le varie pannellature, utilizzando l'argento (Humbrol 11) o il Gun Metal (Humbrol 56) mischiato all'alluminio.
Nella foto di sinistra: una ulteriore mano molto leggera di Humbrol 56 Aluminium ha uniformato come volevo le superfici inferiori del Mustang. Ora passerò a quelle superiori e, completata la base, dovranno essere realizzate le mascherature per verniciare a zone l'aereo per rendere l'effetto “natural metal” (o almeno spero).
Nella foto di destra: è stata realizzata con l'Olive Drab della MrColor la fascia anteriore anti riflesso (che si estenderà parzialmente anche al parabrezza) e la fascia di colore acciaio dove sono presenti gli scarichi.
Nella foto di sinistra: il Mustang è ripreso da tre quarti posteriormente per mostrare gli interni completati (e il collimatore). I frames del canopy (interni ed esterni) saranno realizzati con striscioline di decal trasparenti verniciate del colore opportuno.
Nella foto di destra, non perfettamente a fuoco: alle ali del Mustang sono state aggiunte le bande gialle (Humbrol 24). Come step successivo, la posa delle decal. Come versione avrei scelto una delle proposte della XtraDecal, ma ho dovuto utilizzare le coccarde Hasegawa poichè quelle Xtradecal avevano il rosso troppo scuro. Purtroppo questa scelta, come si può leggere dalla annotazione sulla scatola a destra, ha un lato negativo, a causa della fragilità estrema delle decal Hasegawa.
Nella foto di sinistra: arrivano le decal. Purtroppo, come avevo scritto in alto a sinistra sulla scatola del Mustang Hasegawa, le decal sono particolarmente fragili e infatti quella superiore destra si è “aperta” durante il posizionamento. Ho cercato di rimediare con il Decalfix, meno aggressivo del Microscale, ma il risultato non è perfetto. Non ho voluto utilizzare le coccarde del foglio XtraDecal, come ho scritto sopra, poichè avevano il rosso troppo scuro.
Nella foto di destra: sono stati posizionati anche gli stencils. Next step: una mano di trasparente lucido per fissare le decal e un leggero weathering. A completare una mano di trasparente semilucido. Poi si monteranno le parti rimanenti (canopy a goccia, carrelli, etc.).
Anche il Mustang Hasegawa è completato… qualche piccolo inconveniente è occorso durante il montaggio e le decal fragili non hanno aiutato… complessivamente sono soddisfatto, anche se come al solito, si poteva fare di più. Avanti il prossimo…
AG 2024